Provarci fino alla fine. E’ questo l’obiettivo della vicecapolista Manfredonia impegnata al Palaunimol nella penultima giornata di regular season. I sipontini guidati da mister Ceppi hanno un ritardo dalla capolista Benevento (avversaria nell’ultimo turno proprio dei pugliesi) di cinque lunghezze e con 80’ ancora a disposizione cercheranno l’impresa di colmare il divario, consapevoli che l’esito finale non dipende più esclusivamente da loro. I biancocelesti sono stati autori fino ad oggi di una grande stagione e proveranno a concluderla al meglio. A Campobasso mancherà sicuramente Djelveh squalificato. Barbieri non è al top della condizione e con ogni probabilità non sarà rischiato. Per il resto la squadra, di grande valore, può contare su Glielmi, Ronaldo, Moura, Murgo, Taliercio, solo alcuni degli uomini d’esperienza a disposizione. “Abbiamo il dovere di giocare queste ultime due partite con l’obiettivo di portare a casa il massimo – spiega alla vigilia il tecnico del Manfredonia – perché alla fine dei giochi non dobbiamo assolutamente avere rimpianti. Se domani dovessero arrivare notizie confortanti da Benevento dobbiamo farci trovare pronti”.
Mister che gara si aspetta al Palaunimol?
“Difficile come tutte le altre. Si affrontano due squadre che hanno degli obiettivi da raggiungere e giocheranno al massimo delle possibilità. Per noi la sfida sparti acque della stagione è stata quella di Regalbuto. Purtroppo non l’abbiamo interpretata bene e siamo stati costretti a lasciare i tre punti. Oggi però intendiamo chiudere al meglio la regular season e poi vedremo cosa succederà”.
Dando uno sguardo al vostro cammino per quale gara c’è maggiore rammarico?
“Per due in particolare. Capurso all’andata quando eravamo in totale controllo del match, poi è stato espulso il portiere e non avendo il secondo perché infortunato, ci siamo trovati a pareggiare una partita che ci aveva visto prevalere e poi Cesena in casa. Nella circostanza abbiamo creato tantissime palle gol senza concretizzarle e i nostri avversari sono stati bravi a pareggiare. Per il resto è stata una stagione di vittorie e sconfitte giuste. A Regalbuto e Melilli si può perdere, contro l’Itria è successo di tutto e siamo usciti dal campo senza punti. Complessivamente dico alla società e a me stesso di ricordarci da dove siamo partiti. Dovevamo disputare la serie A2 e puntare a vincerla, ci siamo ritrovati a giocare in A2 élite e allo stesso organico non è stato aggiunto quasi nulla. Siamo stati per tante giornate primi in classifica e quindi dobbiamo essere orgogliosi del nostro cammino. Se avessimo voluto vincere saremmo dovuti intervenire sul mercato così come ha fatto il Benevento che, ad un roster di qualità composto da tanti italiani di spessore, ha aggiunto un giocatore di valore assoluto come Suazo. Essere oggi a giocarci ancora il campionato è motivo di vanto”.
Si sta pensando anche al futuro?
“Onestamente no perché abbiamo passato due mesi difficili, senza palazzetto nei quali ci siamo trovati a dover risolvere anche problemi logistici per gli allenamenti e le partite. Non c’è stato il tempo di sederci a tavolino per programmare il futuro. Ora cerchiamo di finire al meglio il torneo senza rimpianti. Siamo concentrati su Campobasso. Se poi il Benevento sabato prossimo all’ultima giornata, verrà a fare la passerella faremo loro i complimenti, se ci sarà da battagliare, sportivamente parlando, saremo pronti. Il passo successivo sarà quello dei playoff e quindi ci focalizzeremo su quello. Io so cosa pensa la società del mio lavoro, a Manfredonia sto bene, dovremo metterci a tavolino e parlare. Insieme decideremo il da farsi non appena sarà terminata la stagione”.