L’Aquila 2019, Cassino 2022, Camerino 2023. Tre scudetti consecutivi e la voglia di confermarsi sul tetto d’Italia a livello universitario anche in questo 2024. La squadra di calcio a undici del Cus Lecce arriverà in Molise con l’obiettivo di difendere il titolo. “Vincere non è mai facile – sottolinea il selezionatore dei salentini Vittorio Botrugno – dietro queste tre affermazioni c’è un grande lavoro da parte dell’università, del Cus e delle persone che vi collaborano. Io sono stato prima giocatore e oggi sono allenatore del Cus Lecce, felice di aver intrapreso questo progetto vincente”.
Quale il segreto di questi successi?
“Sicuramente l’esperienza fatta nella manifestazione ha aiutato tanto. Siamo andati a correggere anno per anno le cose che sbagliavamo. E’ stato un cammino diventato grande nel tempo anche grazie all’università che ha investito tanto in ambito sportivo con il progetto di studente-atleta. Ragazzi che decidono di unire allo studio la pratica sportiva, ci hanno dato nel tempo e ci danno ancora oggi una grande mano”.
In una manifestazione di così breve durata contano i dettagli per arrivare in fondo. Condivide?
“Contano i dettagli e l’esperienza. E’ importante conoscere come si svolge la manifestazione, capire su cosa si può puntare e su cosa no. Conta soprattutto avere un grande gruppo, unito e compatto. Ritengo inoltre che sia fondamentale l’organizzazione antecedente all’evento. Tutti aspetti che uniti portano a grandi risultati. Quest’anno andremo incontro ad un format diverso rispetto a quello degli anni precedenti, quindi sarà un’esperienza nuova per tutti”.
E’ stato giocatore di questa squadra quindi conosce perfettamente le dinamiche dello spogliatoio. Può essere un aspetto importante ai fini del risultato?
“Aiuta sicuramente ma non bisogna dimenticare che parliamo di una manifestazione universitaria e quindi dallo spirito un po’ diverso rispetto ad un campionato per club. Chiaramente il livello è alto e ci sono squadre di qualità come il Cus Parma e altre realtà che hanno sempre investito. Per arrivare in fondo e vincere c’è bisogno anche del fattore fortuna, come successo a noi in occasione della prima vittoria contro Parma, reduce da diverse affermazioni di fila. Allo stesso tempo dico anche che la fortuna bisogna andare a cercarla e noi siamo stati bravi in questo”.
Siete già stati in Molise, quali le aspettative per questa trasferta?
“Ci è capitato più volte di venire a giocare in Molise anche in fase di qualificazione, sono convinto che il Cus organizzerà una bella manifestazione”.
Quali sono le squadre da tenere maggiormente in considerazione per la vittoria finale?
“Le squadre del sud sono sempre ostiche da affrontare: Sassari, Cagliari e Palermo sono sempre difficili da affrontare, senza dimenticare Parma e Modena, oltre alla sorpresa di turno che certamente non mancherà”.