Un sogno chiamato serie A2. Inaspettato ad inizio campionato ma andato materializzandosi nel corso di una stagione che il Circolo la Nebbia Cus Molise ha affrontato sempre al massimo traendo il massimo da ogni suo singolo interprete fino a raggiungere la finale playoff da giocare nel doppio confronto contro il Fano (andata domani nelle Marche). Campobasso, dunque, potrebbe avere nuovamente una squadra in A2. Alla vigilia della finale di andata abbiamo ascoltato il parere del tecnico Sanginario, grande condottiero di un gruppo che ha messo cuore testa e gambe in ogni allenamento e in ogni partita. Ora questo gruppo è chiamato ad un ultimo sforzo per coronare il sogno.
Andrete a Fano per continuare a cullare un sogno chiamato A2. Che gara si aspetta?
“E’ così. Andremo nelle Marche per continuare un sogno cominciato ad agosto. La gara sarà combattuta e fisica e dovremo assolutamente farci trovare nelle migliori condizioni”.
Giocare il ritorno in casa è un vantaggio di non poco conto. Cosa ne pensa?
“E’ certamente un vantaggio ma se studiamo bene la nostra avversaria vediamo che ha fatto più punti in trasferta che in casa. Lo dimostra anche il fatto che contro l’Ancona nella semifinale playoff ha pareggiato 0-0 in casa ed ha espugnato poi il campo dorico. Quindi in linea di massima è un vantaggio ma forse, in questo caso particolare, potrebbe anche non esserlo”.
Avete già battuto i marchigiani in campionato. Adesso però sarà una gara diversa.
“Il fatto di averli battuti in campionato non ci fa stare assolutamente tranquilli perché sappiamo che i playoff sono una cosa a parte che esula dal campionato. Queste ultime due partite vanno vissute come due finali perché per noi sono tali”.
Avrete di fronte un avversario
tosto da prendere con le molle.
“E’ così.
Contro il Fano abbiamo trovato difficoltà sia all’andata che al ritorno. E’ una
squadra che può mettere in difficoltà chiunque e lo ha dimostrato buttando
fuori dai playoff il Cus Ancona, una delle pretendenti alla vittoria finale.
Chi si aspetta una partita semplice si sbaglia. Se sono lì c’è un motivo. Noi
dovremo cercare di scendere in campo con l’intento di fare la partita
perfetta”.
Siete ad un passo dalla storia. Ovviamente pronti per il grande salto.
“Siamo pronti sia sul piano dell’organico che societario perché sia la squadra, sia il club, hanno affrontato questi spareggi con il chiaro intento di vincerli. Quindi se dovesse essere A2 saremo pronti a fare la categoria. In caso contrario ci rimboccheremo le maniche per continuare nel nostro percorso, pronti a ben figurare ancora in serie B”.
A inizio stagione si aspettava tutto questo?
“Ovviamente non mi aspettavo tutto questo all’inizio. Con un budget che lasciava presagire una salvezza, siamo stati capaci di costruire una squadra coriacea e solida, con l’uomo in più che sicuramente si chiama Matheus Barichello”.
Quando ha iniziato a crederci davvero?
“Ho iniziato a crederci nel girone di ritorno quando ho affrontato tutte le squadre e mi sono accorto che avevamo i requisiti e le carte in regola per puntare se non alla vittoria diretta del campionato, ad un posto nei playoff dove poterci poi giocare la serie A”.