Master in fisioterapia, consensi per la giornata inaugurale

Al termine della giornata inaugurale del Master biennale Universitario di Primo Livello in Scienza e Pratica della Terapia muscoloscheletrica, promosso dall’Università degli Studi del Molise con il patrocinio dell’Associazione Italiana Fisioterapisti, abbiamo ascoltato il Professor Germano Guerra, Responsabile Scientifico del Master e docente presso l’Università degli Studi del Molise.

Professor Guerra, da cosa è nata l’intuizione di portare un Master di così alto livello, per la prima volta nel centro sud Italia e svolgerlo a Campobasso?

“È stata davvero un’intuizione. Abbiamo accolto la proposta fatta da alcuni fisioterapisti appartenenti all’ordine nazionale e dall’IFOMPT, Associazione Internazionale, riconosciuta dalla WHO (World Health Organization), che vede questo tipo di percorso formativo già attivo da circa venti anni all’università di Genova, da quindici all’Università di Padova, da tredici all’Università di Bologna e da quattro all’Università di Roma Tor Vergata. Nessun Ateneo del sud Italia ha creato questo percorso che in realtà ha una forte richiesta sia per la riconoscibilità del titolo che vale una volta ricevuto il patrocino di IFOMPT, sia perché è un vero e proprio titolo di specializzazione che per le lauree sanitarie di primo e secondo livello non è previsto in quanto tale. Ci sono alcuni master che abilitano alla specialità come nel caso di quest’ultimo. La realtà è che nella regione Molise esistono corsi di laurea di primo livello in fisioterapia appoggiati sia all’Università Cattolica del Sacro Cuore che all’Università La Sapienza e che sono presenti in strutture private. Il pubblico non ha potuto fino ad oggi attivare un corso di laurea di primo livello e mi è sembrato il caso di partire dalla fine, cioè di cominciare da un corso Master di alto livello per tentare poi, nei prossimi anni, di dare inizio anche nell’università pubblica il corso di laurea in fisioterapia. Tra l’altro quella del fisioterapista è una figura molto ampia: fa la riabilitazione dell’apparato locomotore, di quello cardio-respiratorio, del sistema nervoso. Noi, invece, in questo caso ci occupiamo solo di apparato locomotore, anche perché l’applicazione della fisioterapia in ambito traumatologico e traumatologico-sportivo, mi vede maggiormente interessato in quanto medico dello sport, responsabile della struttura assistenziale di Medicina dello Sport dell’Ospedale Cardarelli e Delegato dello Sport dell’Università del Molise”.

Dal punto di vista logistico, il Cus Molise avrà un suo importante rilievo in questo Master.

“È noto che chiunque abbia visitato le strutture sportive dell’Università degli Studi del Molise ne è rimasto colpito piacevolmente dalla funzionalità e dall’organizzazione. Il Centro Universitario Sportivo ha nelle strutture dell’UniMol la sua sede logistica e nel PalaUniMol una piccola chicca. Siamo reduci dall’organizzazione dei CNU che hanno avuto unanime consenso e unanime apprezzamento per quanto riguarda la nostra struttura sportiva e non solo. Proprio la polifunzionalità di quest’ultima ci consente di fare oltre alle classiche attività di settore giovanile anche delle attività formative in loco. A partire dal mese di febbraio le lezioni del Master si svolgeranno nelle sale del PalaUniMol che saranno attrezzate per attività riabilitativa. Così si potrà coniugare l’attività riabilitativa classica a quella di preparazione fisica. Una quota dell’attività riabilitativa è solo attività fisica, accompagnata dalla manualità di questi grandi professionisti del nostro corpo docente, affiancati dagli istruttori del Cus Molise che potranno coadiuvare questa attività per quello che riguarderà la parte di preparazione fisica”.

Il corpo docente del Master è qualitativamente molto elevato. Si è lavorato molto nella fase di preparazione per mettere le persone giuste al posto giusto

“Sono orgoglioso di essere il responsabile scientifico di questa iniziativa. Devo dire che sia il corpo accademico relativamente all’ambito muscoloscheletrico, sia i fisioterapisti che fanno parte della faculty più tecnico-pratica, sono di altissimo livello. I colleghi universitari non li devo presentare io, sono il fiore all’occhiello in ambito nazionale; la scelta degli specialisti che vengono dal ristretto ambito degli specialisti IFOMPT, è altrettanto importante e di assoluta qualità. In Italia ci sono circa 60000 laureati in fisioterapia, di questi solo mille sono in possesso di questo titolo e un centinaio ha titoli accademici, scientifici curriculari per insegnare. Di questa piccola platea, essendo il quinto Master, essendo il corpo docente composto mediamente da 30 unità, vuol dire che abbiamo preso il meglio in tal senso”.

Partendo da questo Master, cosa può nascere per il futuro? Dove possiamo arrivare?

“Dal punto di vista strettamente accademico l’obiettivo che mi sono posto è quello di dare vita a delle tesi sperimentali che portino a pubblicazioni internazionali del lavoro svolto. Allo stesso tempo contiamo di mettere insieme un servizio che sia utile sul piano dell’assistenza al territorio. Avere questi professionisti a disposizione, anche per consulto, permette la crescita di un territorio e mi piace sottolineare che tra gli iscritti al master ci sono quattro professionisti molisani. Questo vuol dire che nel nostro territorio regionale c’è voglia di crescere e migliorare”.