Un pomeriggio intenso all’insegna del pattinaggio. Un pomeriggio di lezione (teoria a pratica) con il tecnico Paolo Marcelloni che con il suo Skate Labs Tour ha fatto tappa a Campobasso e al Cus Molise dove ha incontrato i ragazzi e le ragazze del maestro Roberto Simiele. Con loro ha parlato degli aspetti tecnici e della costruzione del modello tecnico adeguato alle varie età. Prima una serie di esercizi, poi pratica sui pattini. Così, in chiusura di giornata, gli insegnamenti lasciati dal tecnico marchigiano sono stati tanti. “E’ stato un piacere tornare a Campobasso – dice – sede per diversi anni di un trofeo importante. Negli anni ho sempre organizzato questi eventi, sia in Italia che all’estero. Oggi però era impossibile riuscire a far lavorare i ragazzi tutti insieme quindi, in base ai protocolli Covid delle varie regioni italiane ho pensato di spostarmi io e di dar vita ad un evento a tappe. Doveva essere una piccola cosa ma alla fine è venuto fuori un vero e proprio giro d’Italia. Quella di Campobasso è stata la ventiduesima tappa, sono partito da casa il 10 giugno e rientrerò a casa oggi 10 luglio con l’ultima tappa. Con la tappa di Campobasso abbiamo superato i seicento atleti che hanno partecipato a questo evento itinerante. Oltre cinquanta le società che hanno aderito per un totale fino ad ora, di quasi cento ore di lezione nel tour. Insieme alla macchina ho con me una bicicletta con la quale ho già percorso 1700 chilometri con tanti metri di dislivello. In ogni tappa – prosegue Marcelloni – nel pre lezione mi sono dedicato alla scoperta del territorio e delle sue peculiarità sulle due ruote”.
Come mai ha scelto il Cus Molise come sede della tappa nella nostra regione?
“C’è stata l’occasione di conoscere Roberto Simiele, responsabile del pattinaggio al Cus Molise perché mi ha seguito durante il periodo della pandemia quando ho fatto delle videoconferenze per coinvolgere i tecnici di tutta Italia. E’ un ragazzo giovane che ha voglia di rilanciare e far crescere questo sport, ed è per questo che ho scelto di venire a Campobasso e al Cus Molise”.
Grazie al lavoro del Cus e di Roberto Simiele ci sono buone basi sulle quali costruire qualcosa di buono per questo sport in futuro.
“Sicuramente sì. Entrando al Cus Molise sono rimasto sbalordito dall’impiantistica e dalla fantastica struttura che è il Palaunimol, qualcosa che altrove, in Italia non esiste. Sono stato in impianti dove ci sono società storiche del pattinaggio italiano che hanno degli impianti al limite dell’utilizzo. Si dovrebbe lavorare molto sulla riqualificazione degli impianti sportivi esistenti perché così facendo si potrebbe fare un pattinaggio qualificato e qualificante”.