Paola Piacquadio è senza ombra di dubbio una delle giocatrici più rappresentative della squadra femminile di calcio a 5 impegnata in serie C. Esperienza e qualità sono al servizio del Circolo La Nebbia Cus Molise con la passione e l’entusiasmo di sempre. E’ un esempio per le più giovani non solo dentro il rettangolo di gioco ma anche fuori, dove, insieme ad altre tre veterane fa da chioccia alle ragazze che da poco o per la prima volta si sono avvicinate al calcio a 5 in rosa. L’ex calciatrice del Campobasso Calcio Femminile in serie B, ha deciso di sposare il progetto Cln Cus Molise per far crescere nel migliore dei modi le atlete del posto e per continuare a divertirsi. Già, perché senza divertimento e senza passione è difficile riuscire a far bene. Abbiamo approfittato della sua disponibilità per fare il punto della situazione dopo quattro partite, due di campionato e due di coppa Italia nelle quali sono arrivate altrettante vittorie, l’ultima in casa del Castello Matese. “Dopo le due vittorie in coppa Italia abbiamo iniziato con il piede giusto anche il campionato vincendo contro un’ottima squadra quale è il Venafro nella prima giornata e battendo il Castello Matese sabato pomeriggio nel secondo turno”.
Insieme ad alcune compagne più esperte costituisce la spina dorsale della squadra. Ha trascorsi importanti nel mondo del calcio a undici femminile, cosa è cambiato con il futsal?
“Io insieme a D’Alessandro, Micatrotta e D’Angelo siamo state chiamate quest’anno dal Circolo La Nebbia Cus Molise per mandare avanti un progetto molto interessante, quello di far crescere un gruppo di ragazze del vivaio. E’ davvero una bella iniziativa, speriamo di dare la mostra esperienza e di far crescere il calcio a 5 femminile. C’è tanto da lavorare ma in rosa ci sono dei buoni elementi che sicuramente possono fare qualcosa di positivo in futuro”.
Al di là dei risultati sul campo l’obiettivo principale è quello di far crescere nel migliore dei modi le ragazze più giovani.
“Assolutamente sì. Cerchiamo di far crescere le ragazze che fanno parte della rosa e chissà, magari l’appetito vien mangiando. Per loro quella attuale è una nuova esperienza perché non hanno mai fatto calcio a 5. E anche per noi che veniamo dal calcio a undici qualcosa cambia a livello tattico. Stiamo mettendo la nostra esperienza a loro disposizione con la speranza di vederle migliorare di giorno in giorno. Poi se arriveranno anche dei risultati positivi sarà tutto di guadagnato”.
Dall’alto della sua esperienza consiglierebbe ad una ragazza di avvicinarsi al calcio o al calcio a 5 femminile?
“Sicuramente sì. Noi lo abbiamo fatto in tempi diversi, i sacrifici sono stati tantissimi. Penso che quest’anno la nazionale ha fatto una bella pubblicità al calcio femminile facendo avvicinare tante giovani ragazze. Da qualche anno a questa parte anche in serie A le società hanno costituito squadre femminili al fianco di quelle maschili. Speriamo che le cose possano proseguire in questo verso in modo da vedere crescere sia il calcio a undici che il calcio a 5 femminile”.