Per essere degli ottimi giocatori bisogna essere prima di tutto grandi persone. Questo è sicuramente il caso di Valeria Carlozzi, pallavolista molisana che è stata in visita al Cus Molise dove ha svolto un allenamento con Lucia Santucci al gruppo dell’under 16. Ha dato utili consigli ad ogni ragazzo, ha seguito l’allenamento dall’alto della sua esperienza ed ha cercato di indirizzare nel migliore dei modi un gruppo che ha certamente ampi margini di crescita. Queste le sue sensazioni al termine del pomeriggio vissuto al Palaunimol. “Lavorare con i ragazzi regala sempre stimoli particolari ed è un punto di partenza importante anche per le società che vogliono investire nel proprio settore giovanile. I ragazzi sono una fonte di ispirazione in tutti i sensi. Nel momento in cui ti accorgi che ti seguono e che stai facendo quindi un buon lavoro, sai anche che vale la pena lavorare con loro. Momenti di scoramento ci sono in tutti gli ambiti, ma avere una risposta da bambini o ragazzi è qualcosa di incomparabile perché trasmettono senza filtri quello che magari persone adulte ritrattano o affrontano in maniera diversa. Sono assolutamente positiva o entusiasta di qualsiasi tipo di lavoro si faccia con i ragazzi perché loro sono il futuro”.
Nel settore giovanile del volley al Cus Molise diretto da Lucia Santucci, ha trovato una buona base sulla quale poter lavorare. E’ così?
“Conosco Lucia Santucci da tantissimo tempo. Se non ci fossimo separate saremmo cresciute insieme. So che è una persona appassionata e dedita a questo sport. Del resto i risultati si vedono e auguro al Cus Molise di fare sempre dei passi avanti importanti, affidandosi a persone qualificati come Lucia”.
Dal punto di vista professionistico
ha giocato anche a Campobasso. Oggi nel capoluogo manca una squadra di
riferimento nel volley. Possibile tornare ai fasti di un tempo?
“Diciamo
che il successo delle società sportive spesso è sintomo di organizzazione anche
a livello sociale. Auguro a Campobasso di ritrovare i fasti di un tempo per
quanto concerne il volley come di farlo anche in altri sport. So che il basket
femminile va forte, il calcio a 5 ha una partita fondamentale domani e la
pallavolo per ora non ha un palcoscenico di rilievo. Il buon lavoro viene
sempre premiato ma per ottenere dei risultati c’è bisogno di tempo e pazienza,
di costanza e collaborazione da parte di tutti. C’è bisogno di tecnici,
strutture, istituzioni. Questo è un appello che faccio alla città e a chi
probabilmente deve investire in questo senso”.
Dal punto di vista personale si è chiusa per lei una stagione positiva ad Isernia in serie B. Il bilancio è positivo?
“Assolutamente positivo. Sono tornata a giocare nella mia regione dopo qualche anno e ne sono assolutamente fiera e orgogliosa. Abbiamo fatto un ottimo campionato, avremmo potuto fare anche qualcosa di meglio ma si sa che in una stagione per stare in alto occorre anche la fortuna che probabilmente è mancata in alcuni frangenti del cammino”.