Lo sport è fermo a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus e l’occasione è propizia per un viaggio virtuale nella scuola calcio del Circolo La Nebbia Cus Molise. Abbiamo approfittato della disponibilità e competenza del giovane istruttore Manuel Di Palma per scoprire segreti e obiettivi del sodalizio molisano. Di Palma fa parte di un team composto da persone che amano il calcio e tengono molto ai bambini. Al fianco del responsabile Nicola De Lisio ci sono i tecnici Massimiliano Di Gregorio, Marco Pascale, Mario Cianciullo e Di Palma appunto.
Di Palma, come si sta trovando alla sua prima esperienza da allenatore della scuola calcio con il Cln Cus Molise?
“Mi ritengo molto soddisfatto di questa mia prima esperienza, sia dal punto di vista societario sia per quanto riguarda il lavoro svolto. Parliamo di una società seria e attenta ai minimi particolari, pronta a migliorare e a rispondere positivamente sia alle esigenze di noi istruttori, sia a quelle dei tesserati e le loro famiglie. Per quanto riguarda il lavoro svolto, a partire dai Primi Calci fino ad arrivare agli Allievi-under 17 abbiamo potuto notare continui miglioramenti sotto tutti i punti di vista, da quello tecnico a quello personale, comportamentale, quest’ultimo obiettivo primario soprattutto per quanto riguarda i bambini”.
Lavorare con i bambini non è mai facile. Quale il segreto secondo te?
“Hai detto benissimo, lavorare con i bambini non è facile, spesso ancor meno che con gli adulti. Questo perché si ha a che fare con persone in continua evoluzione, con una personalità non ancora definita e un fisico soggetto a molteplici cambiamenti. Tutto ciò richiede un continuo studio e un’attenzione ancor più particolareggiata. A mio avviso il segreto per aver successo in questo campo è conquistarsi le fiducia da parte dei bambini-ragazzi, in modo da poter lavorare più serenamente e in un ambiente che permetta di fare quanto detto prima per costruire, ci auguriamo, dei futuri calciatori-calcettisti di tutto rispetto”.
I numeri della scuola calcio sono in crescita. La base è solida per poter continuare a crescere. E’ così?
“Esatto, è così. Come dicevo prima la società sta investendo molto sul proprio settore giovanile e questo ci sta permettendo di attrarre l’attenzione di un numero sempre maggiore di ragazzi e famiglie (per i piccolini). Detto questo però, non bisogna mai cullarsi sugli allori ma continuare a migliorare, giorno per giorno, stagione per stagione”.
Cosa l’ha spinta ad intraprendere questa strada?
“La passione. Fin da piccolino per me il calcio non è mai stato uno sport banale, fatto di ‘persone che corrono dietro ad un pallone’. Sono sempre andato oltre, cercando di cogliere il perché di un movimento, di una sostituzione, o qualsiasi altra cosa avvenisse sul campo. Col tempo questa passione non si è mai affievolita anzi, è andata man mano alimentandosi, diventando ora anche lavoro”.
Fa parte di uno staff tecnico di ottimo livello, è così?
“Assolutamente. Ho la fortuna di collaborare con persone competenti e che, come me, mettono la passione in tutto quello che fanno, in testa il responsabile Nicola De Lisio. Con Massimiliano Di Gregorio, Mario Cianciullo e Marco Pascale c’è un ottimo feeling e lavoriamo in simbiosi per poter ottenere dei buoni risultati. Ringrazio ognuno di loro e sono felice di poter far parte di questo gruppo”.
Sta seguendo il corso per prendere il patentino. Primo passo verso una carriera da tecnico?
“Ovviamente lo spero. Quello di allenare è un sogno che passo dopo passo sto cercando di realizzare, studiando continuamente e facendo molti sacrifici che per un ragazzo della mia età sono molto importanti e pesanti. A proposito, ne approfitto per ringraziare la società per la disponibilità e l’aiuto che mi sta fornendo per permettermi tutto ciò”.