Un punto di ritrovo per tanti campobassani e molisani ma anche per gente di fuori regione. Punto di riferimento anche e soprattutto per il Circolo La Nebbia Cus Molise che con Delicious ha instaurato nella stagione corrente un rapporto di collaborazione. I giocatori stranieri (ma non solo) si sono ritrovati a pranzo nel locale di via Albino dove hanno trovato cortesia, professionalità e competenza nel settore. Ma Delicious è stato punto di ritrovo anche per tutta la squadra (staff e società comprese) per serate trascorse all’insegna del divertimento e della buona compagnia.
“Delicious è la prima attività di ristorazione del capoluogo di regione a conduzione familiare, attiva dal 1993 – spiega il titolare Roberto D’Elisiis – punto di riferimento per intere famiglie che hanno la necessità di consumare un pranzo veloce, offre servizio ristorante e pizzeria anche nelle ore serali”. L’attenzione si sposta poi alla collaborazione stretta con il Circolo La Nebbia Cus Molise. “Ci ha fatto enormemente piacere legare il nome della nostra attività alla società del capoluogo di regione che per la prima volta ha affrontato, con ottimi risultati, il campionato di A2 – ringrazio tutto il team che ha creduto in noi fin da quest’estate quando è bastata una chiacchierata per intraprendere la stessa strada”. La presenza dei giocatori stranieri del Circolo La Nebbia Cus Molise nel locale, in occasione del pranzo ha portato un qualcosa in più all’interno dello stesso. “Ospitare questi ragazzi è stato un vero piacere per noi – assicura ancora D’Elisiis – sempre educati, gentili e umili, hanno portato una ventata di allegria che non dimenticheremo mai”.
Il momento attuale, non è dei migliori, a causa dell’emergenza sanitaria che ha costretto allo stop forzato tantissime attività e anche su questo il titolare di Delicious dice la sua. “Stiamo vivendo un momento storico difficile per tutti – rimarca – un disastro da un punto di vista economico Ne potremo uscire mantenendo i nervi saldi e rispettando le regole. Poi una volta che si tornerà alla normalità, per ripartire avremo bisogno di riorganizzare il lavoro in base alle esigenze che si manifesteranno nella nostra società. Allo stesso tempo avremo bisogno di nuove idee e nuova forza lavoro oltre che di tanta buona volontà”.