Nel 2-2 in casa dell’Arcadia di domenica pomeriggio c’è stato anche il suo timbro (oltre a quello di Giusy Micatrotta). Mariagiovanna D’Angelo ha griffato il big match dell’Adriatico e lo ha fatto con la solita grinta e determinazione che sempre la contraddistinguono. Sabato ci sarà la finale di coppa Italia, sempre contro l’Arcadia e l’obiettivo per le biancorosse è quello di arrivare in fondo. Queste le sensazioni della D’Angelo che rappresenta, insieme alle altre compagne più esperte, la spina dorsale della formazione guidata da Di Gregorio. Ad unire il gruppo del Cln Cus Molise c’è un unico comune denominatore: l’entusiasmo.
ll 2-2 di Termoli con l’Arcadia vi ha mantenuto in testa al campionato. In riva all’Adriatico è arrivato un buon punto.
“Sì, uscire dal campo di Termoli con un punto in tasca è stata una nota positiva. Al netto delle occasioni possiamo dire di aver portato a casa un buon pareggio”.
E’ stata una partita equilibrata segno che si sono affrontate due ottime squadre. E’ così?
“Il livello tecnico e tattico in campo è stato decisamente alto, una partita giocata bene dalla squadra di casa ma allo stesso tempo affrontata degnamente e con la giusta concentrazione anche da noi”.
Sabato ci sarà la finale di coppa Italia regionale e vi troverete di fronte. Quale il vostro obiettivo?
“Affrontiamo tutte le partite con l’obiettivo di vincere, ma soprattutto di convincere, con il nostro gioco un pubblico che da poco si sta avvicinando a questa realtà e tenendo sempre presente il fattore divertimento che per noi è fondamentale. Le finali hanno l’atmosfera e creano il clima giusto perché in palio c’è un trofeo che a prescindere dalle prestazioni potrebbe essere un riconoscimento per gli sforzi profusi”.
E’ tra le più esperte del gruppo cosa si prova a giocare con tante ragazze giovanissime?
“Sicuramente sono una grandissima fonte di entusiasmo per tutte noi; di certo c’è da crescere sia a livello agonistico che di autostima e noi siamo a loro completa disposizione, come da obiettivo stagionale della società e nostro personale, per spronarle ed essere da esempio, sperando di riuscire a lasciare in ognuna di loro qualcosa di molto importante”.
Il movimento in generale è in costante ascesa, dove si potrà arrivare a suo avviso?
Chiunque, tra noi più ‘anziane’, pagherebbe oro per vivere da protagoniste questo momento di luce del calcio femminile e da una parte penso che possiamo ritenerlo frutto di quanto seminato negli anni precedenti. Il calcio femminile ha da sempre espresso grandi individualità tecniche ma soprattutto un gioco tattico di squadra e una propensione al sacrificio che a mio avviso non è così ovvio riscontrare nel calcio maschile. Continuando con questi presupposti e lasciandolo quanto più pulito possibile, mi auguro che questo movimento possa continuare a crescere e ad avere l’attenzione e la rilevanza che merita”.
E’ soddisfatta del suo rendimento in questa stagione?
“Sono soddisfatta di vivere una bellissima esperienza che è il linea con la mia vita personale. Stranamente quest’anno sono abbastanza prolifica sotto porta ma la cosa principale per me è affrontare tutto con il giusto impegno e la passione che da sempre investo in questo sport, tenendo sempre presente che sì, si gioca per vincere ma vincere divertendosi è la conquista che vorrei augurare a chiunque pratichi agonismo”.