Ha scritto e sta scrivendo pagine importanti del futsal, a livello regionale e nazionale. Chi negli anni ha avuto la fortuna di allenarlo e di giocarci insieme ne è rimasto colpito dalle qualità tecniche e umane. Gol, giocate, messe di assist e consigli ai più giovani. Tutto questo e tanto altro è Michele Marro, il ‘Bomber Tascabile’, oggi alla corte del Circolo La Nebbia Cus Molise, del presidente Dell’Omo e di mister Sanginario. Con la maglia della società del capoluogo continua a togliersi soddisfazioni ed è pronto ad aggiungere alla sua strepitosa carriera l’ennesimo importante capitolo, quello che comincerà a gennaio 2020. Abbiamo approfittato della sosta per fare quattro chiacchiere con lui.
Il 2019 è stato un anno ricco di soddisfazioni se lo aspettava proprio così?
“Beh il 2019 mi ha riportato a vestire la maglia della squadra che mi ha lanciato nel calcio a 5 facendomi togliere tante soddisfazioni in questo sport. Mai mi sarei aspettato di poter aggiungere altre vittorie e soddisfazioni alla mia carriera giocando per la seconda volta con la stessa casacca la finale di coppa Italia ma soprattutto vincere per la quarta volta un campionato di serie B di cui due volte con gli stessi colori”.
Dica la verità, di appendere le scarpe al chiodo non se ne parla…
“Avrei voluto l’anno scorso nell’ultima partita che poi ci ha incoronato vincitori. Approdato in serie A avrei dato l’addio davanti alla mia città, davanti alla mia regione, ma poi la voglia di riprovare a calcare i campi di un futsal che conta, mi ha fatto firmare ancora una volta e iniziare questa nuova stagione che al momento ci sta regalando grandi soddisfazioni. Credo che a fine anno sia arrivato il momento di togliere le scarpette e chissà, vestire abiti dirigenziali, sempre in questa grande famiglia. Ancora per diversi mesi raccoglierò ciò che questo sport mi può regalare con intenso lavoro. Poi prenderò la giusta decisione”.
Fase finale della coppa Italia di A2 e sesto posto in classifica alla fine del girone di andata, quale il segreto per arrivare così in alto?
“Questo primo scorcio di stagione ci sta regalando grossi risultati come il sesto posto in campionato e la fase finale della coppa Italia dove incontreremo una corazzata di categoria superiore come il Real San Giuseppe. Proveremo per prima a non sfigurare e poi chissà, magari a toglierci ancora qualche bella soddisfazione. Poi torneremo a pensare al campionato per consolidare la posizione ottenuta all’andata stando attenti a non compromettere tutto il lavoro fatto finora”.
E’ il più esperto del gruppo, cosa si prova a giocare con tanti ragazzi?
“Da anni ormai sono sempre il più esperto o meglio vecchietto del gruppo anche se poi una volta che indosso le scarpette mi sento sempre più ragazzino quindi mi diverto con loro e cerco di mettere a disposizione la mia esperienza al cospetto dei più giovani anche se a volte un ragazzino alle prime armi può insegnarti ciò che uno più esperto non è riuscito a fare”.
E’ stato protagonista in A2 tanti anni non solo con la maglia del Cus Molise, che differenze ci sono tra allora ed oggi?
“Come detto ho avuto la fortuna di giocare in questa categoria, per due volte con questa maglia. Tra allora ed oggi ci sono delle differenze anche perché questo sport è in forte crescita ma la passione con la quale questa società si è affacciata in questa categoria è la stessa degli anni passati: ha curato e sta curando ogni dettaglio senza lasciare niente al caso”.
Dal 2020 cosa si aspetta?
“Beh dal 2020 mi aspetto innanzitutto di poter personalmente stare al meglio lasciando ormai l’infortunio alle spalle per poi regalare al pubblico e all’intera regione, insieme ai miei compagni e a tutto lo staff, il mantenimento della categoria che sarebbe una grande vittoria. Poi se dovesse arrivare qualcosa di più sarebbe ancora più bello. E lo accetteremo volentieri”.
L’anno si aprirà con un tour de force tra coppa e campionato: quali le prospettive del Cln Cus Molise?
“E’ vero, sarà un gran tour de force ma ci stiamo preparando al meglio con doppie sedute di allenamento giornaliere per tenere lontane le scorie delle feste e per poter ripartire con una vittoria come fatto nell’ultima gara del girone di andata”.
E’ un uomo spogliatoio un riferimento per tutti dentro e fuori dal campo.
“Alla mia età già essere ancora in un gruppo che compete in una campionato come questo è entusiasmante. Per questo devo dire grazie al mister Sanginario e al presidente Dell’Omo che mi hanno voluto ancora un anno nella rosa come calciatore e non come dirigente. Sono fiero e orgoglioso di essere un uomo spogliatoio e di poter dare qualche consiglio, come anni addietro hanno dato a me per poter arrivare a quasi 42 anni ancora a provare quei brividi che solo l’odore della sfida può darti”.