CLN CUS MOLISE 4
CITTÀ DI MASSA 5
(dopo i calci di rigore; primo tempo 1-0; 2-2 al 40’)
CLN CUS MOLISE: Madonna, Di Stefano, Cioccia, Verlengia S., Ferrante G.; Silvaroli P., Campanella, Cavaliere Al., Marro, Kosmann Everton, Petrella, Roman Ros. All.: Sanginario.
CITTÀ DI MASSA: Dodaro, Manfredi, Ussi, Linero Garrote, Berti; Quintin Mayoral, Carozzo, Bandinelli, Perciavalle, Salvini, Zoppi, Battelli. All.: Giacone.
ARBITRI: Lupo (Palermo) e Billo (Vicenza).
CRONOMETRISTA: Moro (Latina).
RETI: 9’38” Cioccia (CLNCM), 32’02” Di Stefano (CLNCM), 33’18” Linero Garrote (CDM), 35’47” Ussi (CDM).
SEQUENZA RIGORI: Roman Ros (CLNCM; gol), Linero Garrote (CDM; gol); Di Stefano (CLNCM, traversa), Bandinelli (CDM, gol); Cioccia (CLNCM, gol), Percivalle (CDM, gol).
NOTE: ammoniti Petrella, Cioccia e Marro (CLNCM); Ussi, Linero Garrote, Bandinelli e Manfredi (CDM). Tiri liberi: Cln Cus Molise 0/1; Città di Massa 0/0.
Una qualificazione decisa ai calci di rigore che vede il Città di Massa accedere alle semifinali, stoppando la corsa di un Cln Cus Molise che per cuore ed impegno avrebbe meritato ben altro epilogo.
L’avvio del Cln Cus Molise è imperiale con Ferrante che si fa pericoloso in due circostanze mettendo sotto pressione la difesa toscana.
Il Massa prova a rispondere, ma la fase difensiva del quintetto di Sanginario è irreprensibile con gli ospiti che non riescono a creare problematiche a Madonna. A dare manforte alla formazione del capoluogo di regione, anche gli oltre 500 spettatori che gremiscono le tribune dell’impianto del PalaUnimol.
Il risultato continua a restare fermo sullo 0-0 con le due squadre che cercano di non scoprirsi più di tanto per non dare chance all’avversaria. Poco prima di metà del tempo, un tiro-cross di Cioccia vede Kosmann Everton non arrivare per un pelo all’appuntamento con la gloria. Lo stesso Cioccia, però, poco dopo si mette in proprio e lascia partire un tiro che prima bacia il palo e poi finisce in fondo al sacco non lasciando scampo a Dodaro. Poi è Kosmann Everton ad incepparsi sul più bello per quello che poteva essere il possibile raddoppio.
C’è poi il marchio di Madonna, poco dopo, a blindare l’1-0 sullo spagnolo Quintin Mayoral con la difesa del Cln Cus Molise che continua ad essere un rebus per il team toscano, che si perde sul più bello con Carozzo davanti a Madonna. È Petrella, poi, nell’ultimo quarto di frazione ad avere un’opportunità di rilievo in contropiede, ma ad alzare troppo la mira. C’è Madonna, poi, con il piede a disinnescare Baldinelli.
Il Città di Massa si carica di falli e con poco più di due minuti ancora da giocare si trova in bonus col Cln Cus Molise che si fa pericoloso con Kosmann Everton e poi ottiene un tiro libero che Cioccia si fa respingere. Anche il Cln Cus Molise con poco meno di un minuto da portare avanti finisce in bonus, ma mantiene il margine all’intervallo.
In avvio di ripresa, ci prova subito Ferrante. Quindi a farsi vedere è Linero Garrote per gli ospiti. Ancora Ferrante si perde in un ‘uno contro uno’. Poi è Percivalle a non arrivare di un soffio su di un invitate tiro cross di Manfredi con il Cln Cus Molise che, in questa fase, fa densità e si difende con ordine dai tentativi di attacco dei toscani. Percivalle, poco prima di metà della frazione, mette fuori in scivolata. Poco dopo, però, Di Stefano riesce a risolvere una mischia in area, realizzando il 2-0. C’è poi Madonna ad opporsi su Percivalle. Con 6’42” ancora da giocare i toscani si conquistano un fallo al limite dell’area con Linero Garrote che realizza con un bolide che incoccia la traversa e poi finisce in fondo al sacco. Poi è Ussi che riprende una corta respinta di Madonna a pareggiare i conti. Ci prova Carrozzo poco dopo con Antonio Di Stefano che si fa vedere successivamente. Sul finale a provarci è Ferrante. Madonna è poi prodigioso su deviazione di Verlengia. Cioccia e poi Verlengia ci provano sul finale ed il 2-2 manda le squadre ai tiri di rigore. Qui i toscani sono più precisi e concreti, mentre la traversa che beffa capitan Di Stefano risulta punizione pesantissima per i padroni di casa.