Alla scoperta degli istruttori: quattro chiacchiere con Marco Pascale

Tra pochi giorni (mercoledì) completerà il suo percorso di studi in Scienze Motorie e Sportive presso la facoltà di Scienze del Benessere dell’Unimol. Intanto Marco Pascale si è già fatto apprezzare come istruttore di sala presso il Cus Molise, dove è anche istruttore della scuola calcio e fa parte dello staff tecnico del Cln Cus Molise. Questo a conferma della bontà della filiera che porta gli studenti del nostro Ateneo ad esprimere le proprie potenzialità al Centro Universitario Sportivo del Molise.

Sei laureando (ancora per poco ndr) in Scienze Motorie presso la facoltà di Scienze del Benessere. Quanto ti aiuta l’essere già inserito in un mondo come quello del Cus Molise?

“Mi laureo fra pochi giorni quindi non mi reputo più un laureando (risata ndr). Anche se devo dire che iniziare il percorso al Cus da, appunto, laureando, mi ha aiutato molto,  sia perché ho avuto la possibilità di confrontarmi con ragazzi più esperti di me e soprattutto sempre disponibili a darmi consigli utili e sia perché lavorare in una struttura importante come quella del Cus è rilevante a livello curriculare. Spero che con l’esperienza acquisita e il titolo di studio che conferma le mie capacità, possa essere anche io da aiuto ai nuovi studenti che entrano nel mondo Cus, come i vari colleghi lo sono stati con me”.

Studio e lavoro viaggiano di pari passi in virtù di una filiera assai importante che rappresenta un trampolino di lancio per chi come te sullo sport vuole costruire il proprio futuro. E’ così?

“Sicuramente. Partiamo dal presupposto che in qualunque ambito studiare é sempre importante per avere le basi. Poi se si trova un lavoro dove applicare ciò che si studia é ancora meglio. Io ho avuto questa possibilità e ho cercato di sfruttarla al massimo per, come hai detto tu, porre le basi per un futuro in questo settore”.

Il ruolo di istruttore fitness è un punto di partenza per arrivare dove?

“Non sono il tipo che si pone obiettivi fissi, cambio spesso idee sul mio futuro. Adesso mi godo quest’esperienza e vedremo dove mi porterà. L’importante per me é dare sempre il massimo sia per me stesso,  sia per dimostrare a chi mi ha dato questa possibilità di aver fatto la scelta giusta”.

Con i tuoi colleghi hai un buon rapporto. Quanto è preziosa la collaborazione in questo ambito?

“La collaborazione é fondamentale per far sì che tutti si sentano a proprio agio e soprattutto che i clienti si sentano in buone mani. Il rapporto con tutti é ottimo. L’ambiente al Cus é fantastico e ti dà la possibilità di esprimerti al meglio senza sentirti in competizione con nessuno. Avendo poi frequentato il Cus anche da cliente qualche anno fa e avendo amici in comune, si sono creati rapporti che vanno oltre il lavoro. Inoltre li ringrazio tutti perché mi hanno sempre aiutato quando ne avevo bisogno”.

Fai parte dello staff del Cln Cus Molise sia per quanto concerne la prima squadra e l’under 19, sia per la scuola calcio. E’ un altro tassello importante. Concordi?

“Certamente, é un tassello molto importante, più che dal punto di vista curriculare, dal punto di vista personale. É un’esperienza che non dimenticherò facilmente, sia perché mi ha dato modo di conoscere persone fantastiche quali possono essere i vari calciatori, sia perché ho potuto approfondire una materia che mi é sempre interessata, ovvero quella della preparazione atletica. Farlo poi in una cornice importante come quella della serie A2 è unico, sperando riprenda al più presto. Approfitto per ringraziare il mister Marco Sanginario che mi ha voluto nello staff e i miei colleghi Maurizio Lofano e Abdessamad Soufi che mi hanno supportato in quest’esperienza. Voglio ringraziare anche Antonio Di Stefano, con cui ho condiviso la panchina dell’Under 19. Anche questa é stata un’ esperienza che mi ha fatto crescere molto. Quest’anno il Cln Cus Molise ha voluto puntare molto sulla scuola calcio e sono felice si sia affidato a me e agli altri due istruttori, Manuel, Mario e Massimiliano. Un grazie di cuore anche al responsabile del settore giovanile, Nicola De Lisio che mi ha dato, insieme a tutti gli altri, la possibilità di mettere in pratica le mie conoscenze. Lavorare con i bambini non é mai semplice ma possiamo dire che ci siamo tolti qualche soddisfazione. Purtroppo ci siamo dovuti fermare, anche se, in qualche modo, continuiamo a seguire i bambini a distanza”.